Diario di un Medico che non ne può più

Diario di un Medico che non ne può più

E’ stato di recente diffuso, per giustificare il più strano sciopero del mondo, il bucolico articolo di un sé-dicente “medico di campagna”. Il Collega alla sera, stanco ma felice, va a letto contento di aver fatto il proprio dovere, conscio di essere il rispettato membro di una comunità.

Io personalmente lavoro in città, ma mi capita di parlare praticamente tutti i giorni anche e soprattutto con Medici che lavorano in zone più o meno rurali. Beh… Mi spiace notare che siamo TUTTI inc…beep neri!! Ogni giorno dobbiamo lottare contro norme burocratiche astruse, contro impiegati che dicono ai pazienti di tornare in studio perché abbiamo “sbagliato” l’impegnativa, contro i controlli sempre più occhiuti delle ASL, contro affitti che aumentano nonostante la crisi e spese che crescono a dismisura! Siamo in una regione dove tutti ci dicono che siamo il centro e il fulcro del sistema sanitario, ma guadagniamo meno di tutti i medici di famiglia italiani. A breve si aprirà la sinistra prospettiva di allargare i nostri orari di studio e di fare nuove cose nel distretto, ma con stipendi ribassati del trenta percento. Il nostro ente previdenziale ha gestito così “straordinariamente bene” i nostri soldi che abbiamo appreso che i cospicui versamenti effettuati renderanno sempre meno (prima prendevamo indietro il versato in 9 anni di pensione, nel 2024 prenderemo indietro il versato in 19 anni circa); e, per giunta, il tutto a fronte di un enorme aumento del prelievo previdenziale che arriverà al 26% dei compensi (oggi è il 17%).

No, caro il mio fantomatico “medico di campagna”, io non vado alla sera a letto stanco ma felice, ma solo stufo marcio di essere preso in giro da tutti e pagato una miseria, perché è una miseria quella che mi rimane dopo aver pagato segretaria, infermiera, luce, telefono, auto, affitto, sostituto. Posso solo sperare che i SS. Cosma e Damiano proteggano le mie azioni perché, oltretutto, se sbaglio il paziente mi denuncia ma se prescrivo troppo la ASL e la Corte dei Conti mi crocefiggono!

Invece che scioperare per accelerare una trattativa che parte pubblica ci ha già fatto inequivocabilmente sapere che sarà in pejus rispetto all’ACN attuale, protestiamo insieme per cambiare la Balduzzi… O, semplicemente, non avremo un futuro!

Roberto Carlo Rossi

PS: ricordate che se siete iscritti allo SNAMI o comunque non siete iscritti alla FIMMG, non dovete fare alcuna dichiarazione in ASL. Se invece siete iscritti alla FIMMG e non volete fare sciopero, dovete comunicarlo in Azienda.

 

leggi quanto scritto sullo sciopero da Piergiorgio Muffolini, Addetto Stampa SNAMI Regione Lombardia:

La FIMMG ha proclamato per il 19 maggio 2015 una giornata di sciopero dei medici di medicina generale; le altre formazioni sindacali, che unite rappresentano circa il 40% su base nazionale dei medici di famiglia italiani, non aderiscono.

La FIMMG da anni sostiene la necessità di “rifondare la medicina generale” e fino ad un recentissimo passato ha sostenuto la legge 189/2012 (legge Balduzzi) accettando il rinnovo della convenzione a costo zero ed il ruolo unico, e non risulta ad oggi che abbia modificato la sua posizione. Tutte le altre sigle sindacali chiedono con forza la modifica della legge Balduzzi ed un adeguato aumento di risorse per la sostanziosa perdita del potere di acquisto della categoria. Lo SNAMI ha fotografato la situazione in maniera impietosa: “È paradossale che dei sindacalisti di professione abbiano rimosso dalla loro memoria che la medicina generale affondi grazie alla legge Balduzzi ed è altrettanto demenziale che lo sciopero salvifico avrebbe lo scopo di accelerare l’applicazione di quella legge scellerata”.

La FIMMG abbia il coraggio di ammettere i propri errori e di tornare sui suoi passi, cessi l’atteggiamento arrogante che porta a considerare gli altri sindacati come inutili e dannosi, e dia inizio ad un percorso  condiviso con gli altri sindacati: solo così si ritroverà l’unità della categoria e la difesa di un “SSN pubblico, equo, accessibile ed universale”, come riportato nel documento dell’intersindacale dei medici di MMG del 7 maggio 2015.

 

leggi le considerazioni di Ivan Cavicchi sullo sciopero FIMMG:

Articolo Ivan Cavicchi QS 12.05.2015